il primo calcolatore dell’umanità (conosciuta)


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L’essere umano si è trovato di fronte a questioni legate ai numeri sin dagli esordi. Tutto quello che lo circondava poteva essere visto in termini quantitativi e quindi necessitava un modo per

CONTARE — SOMMARE — CONFRONTARE => CALCOLARE

  • Quanti uccelli ?
  • Saranno abbastanza per saziarsi?
  • Sono di più o di meno?

Può sembrare banale oggi, ma come ebbe a dire Bertrand Russell “deve aver richiesto molti secoli scoprire che una coppia di fagiani e un paio di giorni erano entrambe le istanze del numero due”

PRIMI SISTEMI DI CALCOLO

Presa coscienza del concetto di numero, l’uomo ha trovato dentro di se anche il modo per quantizzarlo. Inizialmente gli bastò saper fare somme e sottrazioni, e qualche moltiplicazione. Poi l’organizzazione sociale si fece più complessa, arrivarono il commercio, le guerre, le tasse; tutte cose che richiedevano capacità di calcolo ben superiori, come il calcolo delle radici.

CONTARE — SOMMARE — CONFRONTARE => TECNOLOGIA A SUPPORTO

Per contare i pesci, sommare i frutti, e confrontare le raccolte, l’uomo comprese che doveva inventare o scoprire delle tecnologie, così come fece per procurarsi il cibo. Quindi inventò il primo calcolatore della sua storia (la frase sottintende la possibile esistenza di altre storie possibili parallele o precedenti)

La Mano – Le Dita

La mano è il primo calcolatore usato da un essere umano; una tecnologia che ha offerto subito tre vantaggi

  1. contare con le dita
  2. rappresentare numeri come mezzo di comunicazione tra illetterati e/o persone di differenti lingue
  3. calcolare addizioni

Vedremo in un altro file che oltre a CALCOLARE, l’uomo si è posto immediatamente i problemi che sono a tutt’oggi la base di qualsiasi Sistema Informativo: MEMORIZZARE il calcolo e TRASMETTERLO.

Torniamo al nostro Primo Calcolatore Portatile

Subito viene da pensare che il nostro attuale sistema di numerazione decimale derivi dal fatto di avere cinque dita e due mani. Il pensiero è sicuramente giusto ma c’è da dire che per quanto riguarda la cultura occidentale, il sistema decimale sarà utilizzato soltanto dopo la rivoluzione francese. Prima di allora, dai greci, ai romani, ai bizantini, tutti, in quest’area del mondo, hanno usato il sistema duo-decimale ossia base 12. Lo abbiamo ereditato dalla misteriosa civiltà dei Sumeri, rimasto in vigore per millenni ed arrivato fino ai giorni nostri con i termini dozzina, servizio da 12,  i 12 mesi dell’anno e via dicendo. Pesi e Monete sono stati valorizzati e quantizzati in base 12 fino a pochi anni fa. Ma torniamo al nostro calcolatore primordiale, perché il 12 ci porterebbe troppo lontano.

Direte voi:  come si fa con sole 10 dita a contare fino a 12? E poi perché usare 12 e non 10?

Il perché è dato dal fatto che 12 ha un numero maggiore di divisori interi (1, 2, 3, 4, 6, 12) rispetto al 10 e quindi agevola i calcoli con la frazioni.

Il come è dato da un uso della tecnologia della mano che abbiamo perso nella polvere del tempo.

Sfruttando appieno il sistema anatomico del nostro “calcolatore-portatile” l’uomo antico ha saputo coniugare esigenza-creatività-genio-efficacia.

La figura qui a sinistra illustra come le tre giunture della falangi di ogni dito possano corrispondere a singoli valori numerici da segnare con il pollice, per un totale di 12 cifre. La mano destra invece era utilizzata per indicare i multipli

In questo modo si poteva contare a base 12, indicare ad altri un valore anche non parlando la stessa lingua, e si potevano anche fare calcoli.

Tutte le popolazioni del passato hanno utilizzato la mano come sistema di conteggio, di calcolo e di trasmissione del valore

Ancora fino a poco tempo fa, in oriente si facevano trattative commerciali toccandosi la mano, a volte nascoste dai vestiti affinché la transazione avvenisse al ripario dagli altri.

Molti e diversi sono stati i sistemi creati dalle varie civiltà per rappresentare i numeri e calcolare con le dita. L’immagine sotto  tratta da un lavoro di Luca Pacioli del 1494, illustra, ad esempio, il metodo del Venerabile Beda, monaco benedettino vissuto alla fine del settimo secolo

tratto da "Suma de arithmetica geometria" di Luca Pacioli (1494)

In Cina pare si utilizzasse un schema come illustrato dall’immagine a destra

  • ogni dito ha tre giunture ed ogni giuntura ha tre lati: destro, centro e sinistro. In questo modo ogni dito può “contenere” fino a nove cifre
  • la mano quindi può rappresentare qualsiasi numero da 1 a 9999 indicandolo con un dito della mano destra

La mano è stato il primo hardware utilizzato dalle civiltà del passato per fare calcoli attraverso differenti sistemi operativi ideati dagli antichi programmatori.

La gestualità, la forma, il movimento, erano il modo per TRASMETTERE l’informazione, per informare un interlocutore, ad esempio, del denaro da pagare, utilizzando il linguaggio universale della mano.

Se vi dicessi che l’immagine qui sotto rappresenta la moltiplicazione 7×8=56 ? Le dita che si toccano in alto indicano le decine (3+2=5) le dita rimanenti sotto rappresentano le unità (3*2=6) = 56

CONTARE – SOMMARE – CONFRONTARE:

il processore del computer che state utilizzando per leggere questo post non fa poi molto più di questo.




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2 pensieri riguardo “il primo calcolatore dell’umanità (conosciuta)

  1. fantastico…!!!!!!, alcune cose già le sapevo, ma non tutto !!!!
    c’entra qualcosa questo?

    l’ho trovato in un sito di Matematica…

    1. che bella tecnica 🙂 l’ho subito provata su carta e funziona (ovviamente). Da quanto ho capito è proprio la rappresentazione grafica dei vari passaggi della moltiplicazione. Grazie Concetta

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