Chi ha visto il film Terminator 2 ricorda certamente la scena in cui Schwarzenegger si apre il braccio per mostrare il suo arto bionico
Era il 1991 e quella mano artificiale del cyborg era ancora roba da fantascienza; ma oggi non più.
Ci sono infatti molti prototipi funzionati di arti bionici applicati a persone che hanno subito amputazioni; e non si tratta di protesi che servono a nascondere l’handicap. Grazie a questi arti bionici collegati con elettrodi alla parte amputata, gli impulsi del cervello vengono catturati da microprocessori, e trasformati in segnali che pilotano i motori delle singole dita artificiali. Il risultato è stupefacente; si recupera una buona funzionalità della mano, riuscendo a digitare su una tastiera, ad afferrare oggetti, tenere una borsa, spostare un bicchiere, schiacciare uno spry e via dicendo.
Ad esempio, Nigel Ackland, un operaio che perse un avambraccio sul posto di lavoro in fonderia, sta sperimentando con successo bebionic3, l’arto bionico progettato dalla azienda inglese RSLStepper
Ma come sempre, le cose vengono da molto lontano.
L’idea di sostituire organi danneggiati è antica quanto il mondo. Egizi, Etruschi, Greci, Romani costruivano protesi dentarie e oculari, in osso o con metalli e pietre preziose. Si trattava però di oggetti che sostituivano la parte, ma non in grado di ripristinare la funzionalità della stessa.
Nel XVI secolo, però arriva sulla scena della storia il francese Ambroise Parè (1510 – 1590), ritenuto il fondatore della chirurgia moderna. Nel 1564 Parè pubblica Dieci libri di chirurgia con illustrazioni degli strumenti necessari, e tra questi il trattato più famoso De Chirurgia, nel quale il grande innovatore progetta e descrive le prime protesi artificiali meccaniche.
Sembra che un prototipo di questa mano artificiale sia stato effettivamente realizzato in quel periodo
Infatti, quando Parè mostrò il disegno ai suoi colleghi, questi ne furono entusiasti e si misero a realizzare il prototipo che poi sembra sia stato indossato in battaglia da un capitano francese.
Antico e Moderno: dicotomia o altro?
APPROFONDIMENTI
[adriano parracciani aka CyberParra]
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