Pascalina – la macchina aritmetica


…sollevando da quel lavoro mentale che tante volte ne ha fiaccato lo spirito

Questo scrisse Blaise Pascal (1623 – 1662) in una delle lettere di accompagnamento alla sua invenzione: la fatica per il calcolo manuale/mentale è la motivazione che lo portò a progettare e realizzare la Pascalina.

In particolare fu la fatica del padre Etienne a dargli lo spunto; era infatti esattore delle tasse in Normandia, sempre alle prese con lunghi e noiosi calcoli matematici. Come aiutarlo? Ci vorrebbe una macchina, pensò il giovane Blaise; e così a soli 19 anni, nel 1642, la progetta.

Pascalina
[fonte: wikipedia]
pascalinaEncyclipedieBlaise portò i disegni a degli artigiani per farsela costruire, ma non venne un gran lavoro.

L’oggetto non era utilizzabile a causa della scarsa qualità e finezza dei meccanismi. Il fatto è che quegli artigiano erano abituati a costruire case e grandi macchinari per le fabbriche, quindi poco capaci nella costruzione di meccanismi piccoli e di precisione.

Allora Blaise decise di fare da solo; (DIY nel XVII secolo);

Iniziò a frequentare il laboratorio di un fabbro ed apprese la meccanica ed il sistema per costruire parti metalliche. Sperimentò ruote dentate di varia foggia; avorio, legno, metallo e nella sua vita realizzo oltre 50 modelli di Pascalina tutti però basati sulla medesima idea della prima: quella del 1642

La Pascalina fu il primo modello di calcolatrice meccanica con riporto automatico fino a 8 cifre. Una ruota per ogni cifra, ad ogni giro completo la ruota fa scattare una tacca e fa muovere di una posizione la ruota adiacente e così via. Le cifre si compongono come con il vecchio combinatore telefonico, facendo ruotare il disco delle cifre tramite uno stilo fino a che il numero voluto non raggiunga la posizione di lettura.

Blaise capì che utilizzare una lunga catena di ruote dentate per il riporto non era una buona idea in quanto il delicato meccanismo meccanico poteva essere sottoposto ad uno stress e a rotture. Quindi progettò un sistema basato su rotazione e pesi, potremmo dire una sistema di riporto assistito dalla gravità. Quando una ruota passava da 9 a 0 faceva cadere un peso che attraverso una molla faceva girare di uno la ruota adiacente.

Il sistema era altamente ingegnoso e funzionale; aveva però il difetto che le ruote poteva girare in una sola direzione e quindi solo sommare. La soluzione di Blaise per la sottrazione consisteva nel sommare il complemento a nove del numero da sottrarre.

Questa cosa però ne permetteva l’utilizzo solo a coloro che avevano una discreta conoscenza matematica, diciamo al di sopra della media.

“mi rendo conto che la macchina potrebbe essere meno complessa se mettessi le finestrelle per leggere il risultato nella parte posteriore, ma questo sarebbe molto scomodo mentre e molto più piacevole leggere i numeri sulla parte superiore”

Blaise Pascal quindi, grandissimo matematico e filosofo è anche il precursore di una scienza che nascerà tre secoli dopo: l’ergonomia. 

La Pascalina venne immediatamente copiata da un orologiaio di Rouen e Blaise  si fece rilasciare una patente reale per impedire il commercio delle copie contraffatte e la mise in vendita con il marchio Blasius Pascal Arversnus Inventor. Il prezzo però era proibitivo: 100 lire tornesi e quindi non ebbe il successo commerciale atteso.

blaisepascalSi è detto di Blaise Pascal grande matematico, filosofo, e genio in erba. La cosa interessante è che Blaise si è formato in maniera non convenzionale. Infatti  non frequentò la scuola ma fu istruito dal padre Etienne la cui libreria funse da aula scolastica. Una volta apprese le basi di scrittura e lettura, Blaise fu lasciato libero ed autonomo nello sviluppare la propria educazione, potendo liberamente leggere quello che voleva dalla libreria del padre.

Tra l’altro Etienne non credeva che Blaise potesse avere un futuro come matematico e gli disse chiaramente di non perdere tempo a leggere libri di matematica. Blaise allora, per la classica ripicca degli adolescenti, fece esattamente il contrario. Quando ebbe 12 anni il padre si accorse che Blaise aveva acquisito discrete conoscenze di matematica anche se improprie e decise di dargli delle lezioni. Il resto è storia.

È in omaggio a questa storia che nel 1970 Niklaus Wirth crea un linguaggio di programmazione strutturata e lo chiama Pascal

[adriano parracciani aka cyberparra]

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